Valorizzazione del paesaggio nell'area Majelletta

committente: RETLA della Guardia di Finanza

ubicazione: Pennapiedimonte (CH)

data: 2022

Inaugurato nel 2020 a Montebello sul Sangro, Buonanotte Contemporanea è un progetto di rigenerazione interdisciplinare per la valorizzazione e lo sviluppo turistico del vecchio borgo di Buonanotte, totalmente abbandonato a causa di un sistema di frane iniziato negli anni Sessanta. Arte, natura e architettura convergono in un unico lavoro in grado di dare origine a percorsi creativi condivisi, dove il patrimonio edilizio tradizionale abruzzese si intreccia all’ambiente naturale e alle relazioni culturali. I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce “Buonanotte Contemporanea”, un progetto in cui l’azione congiunta di architetti e artisti dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità. Un progetto di rigenerazione in cui la “messa in sicurezza” fisica di una parte del borgo è intesa anche come “messa in sicurezza di una comunità”, che si riappropria di un luogo della memoria e ne diventa nuovamente orgogliosa. Buonanotte contemporanea propone un approccio meno convenzionale per il recupero di un luogo, che non propone l’ennesimo intervento “turistico” calato dall’alto per ripopolare un borgo abbandonato, ma un progetto di rigenerazione multidisciplinare partecipato. L’opportunità di intervenire su Buonanotte è stata offerta dal MASTERPLAN ABRUZZO - "Patto per il Sud" che con il DGR N. 361 DEL 29 GIUGNO 2017 ha finanziato interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne. “Buonanotte Contemporanea”, ha partecipato, insieme alle altre 16 comunità resilienti presenti all’interno del Padiglione Italia (curato dall’arch. Alessandro Melis è dedicato alle COMUNITÀ RESILIENTI), alla XVII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.

buonanottecontemporanea.com

Nell’area Majelletta, a causa della forte presenza antropica e dei numerosi impianti e tralicci porta antenne, la vegetazione originaria, costituita principalmente da boschi di faggio, e nella zona culminale da arbusteti prostrati di pino mugo, è stata fortemente alterata e degradata. Grazie all’intervento di riqualificazione e razionalizzazione delle strutture tecnologiche esistenti della Guardia di Finanza Abruzzo, è stata ripristinata la porzione dell’habitat relativo al sedime dell’opera.

Dopo le operazioni preliminari di raccolta del fiorume del sito e allestimento del cantiere, sono state realizzate 3 particolari demolizioni:

-         Demolizione del telaio in cemento armato;

-         Demolizione del traliccio;

-         Demolizione delle fondazioni

Successivamente, si è andati incontro al ripristino dell’orografia del terreno e la sua rinaturalizzazione.

Valorizzazione del paesaggio nell'area Majelletta

committente: RETLA Guardia di Finanza

ubicazione: Pennapiedimonte (CH)

data: 2022

Nell’area Majelletta, a causa della forte presenza antropica e dei numerosi impianti e tralicci porta antenne, la vegetazione originaria, costituita principalmente da boschi di faggio, e nella zona culminale da arbusteti prostrati di pino mugo, è stata fortemente alterata e degradata. Grazie all’intervento di riqualificazione e razionalizzazione delle strutture tecnologiche esistenti della Guardia di Finanza Abruzzo, è stata ripristinata la porzione dell’habitat relativo al sedime dell’opera.

Dopo le operazioni preliminari di raccolta del fiorume del sito e allestimento del cantiere, sono state realizzate 3 particolari demolizioni:

-         Demolizione del telaio in cemento armato;

-         Demolizione del traliccio;

-         Demolizione delle fondazioni

Successivamente, si è andati incontro al ripristino dell’orografia del terreno e la sua rinaturalizzazione.

Valorizzazione del paesaggio nell'area Majelletta

committente: RETLA della Guardia di Finanza

ubicazione: Pennapiedimonte (CH)

data: 2022

Nell’area Majelletta, a causa della forte presenza antropica e dei numerosi impianti e tralicci porta antenne, la vegetazione originaria, costituita principalmente da boschi di faggio, e nella zona culminale da arbusteti prostrati di pino mugo, è stata fortemente alterata e degradata. Grazie all’intervento di riqualificazione e razionalizzazione delle strutture tecnologiche esistenti della Guardia di Finanza Abruzzo, è stata ripristinata la porzione dell’habitat relativo al sedime dell’opera.

Dopo le operazioni preliminari di raccolta del fiorume del sito e allestimento del cantiere, sono state realizzate 3 particolari demolizioni:

-         Demolizione del telaio in cemento armato;

-         Demolizione del traliccio;

-         Demolizione delle fondazioni

Successivamente, si è andati incontro al ripristino dell’orografia del terreno e la sua rinaturalizzazione.

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